Archivio per 19 agosto 2008

I disastri di un’estate “normale”

19 Ago 08

Mario Tozzi

Arrivare a mezza estate senza incendi troppo gravi, senza l’incubo della siccità e con temperature sopportabili sembra una sorpresa eccezionale, dopo anni di catastrofi e difficoltà. Ma le cose stanno davvero così? E come sarebbe un’estate «normale»? Molto dipende dai punti di vista. Non è un’estate normale, questa, per i nativi delle trentatré isole Kiribati, costretti a ritirarsi sulle modeste alture più interne perché l’innalzamento del livello del mare ha prima mangiato loro i campi, poi avvelenato le falde acquifere e infine li sta costringendo alla deportazione. L’innalzamento è inarrestabile, così come lo sono la fusione dei ghiacci planetari, che ne è la causa ultima, e il surriscaldamento del clima, che rappresenta la causa prima. Profughi ambientali li chiamano, ma la ragione della loro fuga è esattamente la stessa che costringe decine di migliaia di africani a cercare le nostre coste: la perdita di territorio utile per vivere, che si tratti poi di desertificazione o di annegamento, non fa tanta differenza.

Non è un’estate «normale» neppure per le api, sterminate a milioni in tutte le regioni ad agricoltura avanzata dall’uso indiscriminato di pesticidi a base, per esempio, di Clothianidin (come in Germania), ma disorientate anche dal cambiamento climatico in atto. Nella prima parte del 2008 il 40 per cento delle api è scomparso e il problema non è solo per gli apicoltori (in Italia il 30 per cento in meno di miele), ma per tutto il pianeta, visto che, se mancano i migliori impollinatori del mondo, presto o tardi mancheranno anche i fiori, con conseguenze che non è difficile immaginare, prima di tutto per gli uomini. Ma non se la passano bene neppure gli orsi bianchi, piegati a nascite ermafrodite sempre più frequenti e a non ritrovare più i soliti punti di caccia alle foche per via della scomparsa dei ghiacci. E nemmeno le balene, che vedranno ridotte le provviste del krill (loro cibo di elezione) per via della scomparsa di gran parte della copertura glaciale antartica.

Ma se quello del clima che cambia corrispondesse solo alla realtà della riapertura del mitico passaggio a Nord-Ovest potremmo farcene una ragione, e magari sperare in più raccolti l’anno o nel trasferimento dei tropici in Svezia. Gli effetti di questo cambiamento, invece, si riflettono nel nostro Paese più che in altri e sono sotto gli occhi di tutti proprio in questi giorni, con l’Italia spaccata letteralmente in due: a Nord acquazzoni di tipo tropicale, al Sud caldo feroce, qualche incendio e siccità incombente. Non si tratta di novità assolute, ma la frequenza e il numero di episodi come quello di Torino d’inizio agosto non possono essere attribuiti al caso.

Le alluvioni-lampo (flash-flood) sono ormai una costante delle estati mediterranee, e italiane in particolare, e consistono in fenomeni particolarmente violenti, che si risolvono spesso in pochi minuti di piogge inesorabili che colmano gli alvei e provocano inondazioni difficili da prevedere, molto localizzate e straordinariamente dannose. La maggiore quantità di calore in gioco nei sistemi atmosferici provoca fenomeni sempre più violenti, anche quando il cielo è sereno. E la configurazione del suolo fa il resto: visto il rivestimento di asfalto e cemento delle nostre città, è evidente che l’eccesso di piogge non potrà essere riassorbito dal terreno e finirà nei fossi e nei corsi d’acqua inadeguati a smaltirlo.

Ma, chissà perché, quella del 2008 sembra un’estate «normale», con meno problemi ambientali del solito. Se non fosse per quelle meduse, unico grattacapo temporaneo dei bagnanti del Mediterraneo, e che, si dice, possano addirittura uccidere. Strani animali (ma sono animali?) queste meduse, che proliferano più del solito: che dipenda dall’inquinamento crescente, e dalla pesca eccessiva ai danni dei loro competitori più agguerriti (tonni) o dei loro predatori (tartarughe) come si permettono di venire a disturbare il nostro divertimento proprio nel momento in cui avevamo dimenticato tutto il resto?


PD podcast

Per abbonarsi al podcast Copia il link associato a questa immagine in un aggregatore tipo iTunes, Juice, FeedReader....
Sottoscrivi il podcast nello store di iTunes... Su iTunes

Feed RSS

Per abbonarsi al podcast
agosto: 2008
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031

Blog Stats

  • 38.858 hits
website counter